Facciamo chiarezza riguardo la nuova riforma dell’imposizione alla fonte.
Fino al 2020 qualsiasi persona imposta alla fonte, aveva la possibilità di portare in detrazione alcune spese come ad esempio: le spese di spostamento o dei pasti consumati fuori casa e il famoso Terzo Pilastro A.
Bastava compilare un formulario messo a disposizione del cantone di residenza ed effettuare la richiesta.
Cosa è cambiato?
A partire da quest’anno la riforma della legge sulle imposte alla fonte, cancella definitivamente la “Dichiarazione semplificata”.
Come si devono comportare dunque le persone imposte alla fonte?
La riforma consente di dichiarare eventuali spese non prese in calcolo nel forfait, passando ad una Tassazione ordinaria (Dichiarazione completa da effettuare ogni anno).
In caso di passaggio alla TOU( taxation ordinaire ulterieure) le imposte alla fonte saranno mantenute ed utilizzate come acconti in vista della decisione definitiva di tassazione.
Viene introdotta anche una novità che prevede la contestazione del prelievo alla fonte qualora ci fossero degli errori di calcolo sul certificato di stipendio rilasciato ogni anno dal datore di lavoro o qualora tale certificato non sia mai stato ricevuto.
Per fare la vostra dichiarazione o contestare il prelievo alla fonte, vi ricordo che c’è tempo fino al 31.03 2022.